Quanto costano 30 litri di calcestruzzo?
di Francesco Guidetti, 15 febbraio 2017
Normalmente per un ingegnere il parametro peso è una questione piuttosto seria. La progettazione di un aeroplano, per esempio, richiede ovviamente massima attenzione alla minimizzazione dei pesi. Lo stesso vale per la progettazione in ambito nautico o meccanico: non è infatti possibile immaginare un progettista di Formula 1 sostenere che, infondo, qualche chilo in più non faccia alcuna differenza. Questo perché non solo le performance e i consumi in questi ambiti sono importantissimi, ma anche perché i materiali utilizzati sono molto costosi, quindi si cerca di usarne il minimo indispensabile sfruttandoli al 100%.
Quando si passa al mondo delle costruzioni, stranamente si pone molta meno attenzione a tale aspetto. Questo è certamente dovuto al fatto che la maggior parte dei manufatti sono in calcestruzzo armato, materiale tutto sommato poco costoso (ottenuto da scarti di produzione siderurgica con sabbia, ghiaia, acqua e un po’ di acciaio di scarsa qualità). Perciò si pensa che qualche chilo in più non rappresenti uno spreco.
Quando realizziamo un solaio con il sistema Nuovo Nautilus, interponiamo nel getto di calcestruzzo dei cassoni di plastica il cui volume è pari mediamente a 30-40 litri. Qualcuno molto svelto di calcolatrice direbbe che spendere del denaro per acquistarli e del tempo per posarli non vale certo il risparmio di 3-4 euro di calcestruzzo.
Cantiere Emaar Building, a Istanbul, Turchia. Nuovo Nautilus di Geoplast è stato utilizzato per creare solai bidirezionali alleggeriti.
Ma cosa succede quando decidiamo di alleggerire il nostro solaio? Per prima cosa il suo peso diminuisce del 25%, il che significa che mediamente le barre di armatura devono sopportare un 12% in meno di sforzo, quindi è possibile diminuire della stessa proporzione il tasso di acciaio.
Non solo la singola struttura orizzontale, ma anche quelle verticali beneficeranno di questa leggerezza, potendo a loro volta essere snellite, e più l’edificio è alto, maggiore sarà il beneficio. Quanto? Ancora un 5-8% di materiale in meno, il che significa che tutta la struttura sarà ancora più leggera. Senza dimenticare che poi tutto questo peso finirà sulle fondazioni, che risulteranno sollecitate fino a un 20% in meno.
Emaar Building, Istanbul, Turchia. Superficie totale: 2.400 m².
Senza tirare in campo l’analisi modale, che va citata solo in riferimento a casi specifici, è possibile affermare che la forza sismica che agisce su un edificio è direttamente proporzionale alla sua massa. 30 litri di calcestruzzo sembrano spiccioli, ma alla fine permettono di abitare in un edificio che sentirà meno il terremoto quando un giorno arriverà. Considerando che c’è chi perde la casa dopo un terremoto, forse la decisione di non alleggerire per risparmiare 3 euro non è la migliore.
Quei 30 litri di calcestruzzo, inoltre, hanno anche un impatto sociale: calcestruzzo e acciaio vanno infatti prodotti e trasportati, e questo, oltre a consumare una grandissima quantità di energia (per lo più non rinnovabile), produce anche inquinamento e contribuisce all’aumento del tasso di C02 nell’atmosfera..
Alla fine 30 litri di calcestruzzo costano molto di più di 3 euro. Sono 30 litri di calcestruzzo che, moltiplicati per i milioni di edifici costruiti ogni anno, contribuirebbero a consegnare ai nostri figli un futuro migliore.
Tutto considerato, forse vale la pena rifletterci.